10 grammi di pane e di amore
I modi in cui scegliamo di nutrire il nostro corpo di cibo e di piacere vanno a braccetto. Ecco perchè parlare di problemi alimentari in un blog dedicato al sesso.
Scrivendo i miei pezzi non ho l’abitudine di riportare dati e statistiche, non sono una terapista né una ricercatrice, sono solo una donna che per anni ha odiato il proprio corpo e ignorato le proprie sensazioni.
Il mio obiettivo non è quello di informare, ma di condividere perché so che sono tante, e sottolineo tante, le donne che come me hanno avuto problemi di alimentazione .
Il rispetto che abbiamo per noi stesse sta nel permetterci di amarci e coccolarci e di chiedere.
Chiedere onestamente a noi stesse e a chi abbiamo accanto che cosa ci fa stare veramente bene.
Negare la nostra sessualità è come negarci il cibo, fare tanto sesso senza sentirci è come abbuffarci e poi vomitare tutto.
Sono tutte facce dello stesso cubo, un cubo di vetro opaco da cui se guardi un lato intravedi quello che apparentemente dalla parte opposta, ma che fa sempre parte di te.
Il nostro modo di vivere la sessualità in tutte le sue splendide sfaccettature è il modo in cui viviamo la vita, non è vero che il sesso è “la cosa più semplice e naturale di questo mondo” il sesso è una cartina tornasole di noi stessi e sappiamo bene quanto siamo “dolcemente complicate”.
Ricominciare ad amare il nostro corpo e averne cura non solo esteticamente è il più bel regalo che possiamo fare a noi stesse e a chi ci è vicino.
Possiamo tornare a guardare nello specchio la nostra immagine e riconoscere la nostra pancia, le nostre gambe, la nostra vulva, il nostro sedere e…il nostro volto.
Possiamo tornare a toccarci e a farci toccare senza provare fastidio, a sentire le mani scorrere lungo le curve del nostro corpo e il respiro arrivare fino alle viscere; possiamo esploraci e farci esplorare con fiducia, curiosità e divertimento.
Quel potentissimo centro energetico che è il nostro perineo può tornare a pulsare di un rosso acceso e passare da un buco nero e sconosciuto a uno scrigno caldo e pulsante di energia; capace di accogliere un nuovo essere, di generare ogni mese un ciclo vitale e di darci piacere.
Un boccone alla volta, a volte anche solo un piccolo assaggio.
Il primo passo è capire che meritiamo di stare bene e poi… PERMETTIAMOCI di chiedere.
Chiediamo aiuto ai professionisti, ai referenti RossoLimone, alle associazioni (un aiuto specializzato è indispensabile in molti casi), agli amici, ai familiari e… a noi stesse!
Ascoltiamo la bimba che c’è dentro di noi e vuole essere coccolata.
Riabituiamoci anche a toccare, accarezzare e sentire il nostro corpo con piccoli gesti quotidiani.
Regaliamoci un bel massaggio alla luce di una candela profumata e con un buon olio. Guardiamo le NOSTRE mani scivolare sulle NOSTRE gambe e SENTIAMO il calore della NOSTRA pelle aumentare a ogni carezza ed espandersi per tutto il corpo… e perché no? Azzardiamo anche a chiedere un massaggio!
Lasciamo che sia un’altra persona a scegliere come e dove toccarci, abbandoniamo per un po’ il controllo e lasciamola toccare con amore parti di noi che odiamo e sentiamo tanto ingombranti… e che invece a lei sembrano piacere così tanto.
Mangiamo un gelato con amore, gustiamolo con il sorriso in una assolata giornata di primavera.
Indossiamo quel vestito che avvolge la NOSTRA pancia e i NOSTRI fianchi, anche se non sono perfetti come quelli della nostra amica.
Facciamo una corsa lasciando a casa orologio e conta-calorie; ascoltiamo il sangue pulsare nelle vene, il cuore battere forte e i piedi rimbombare sull’asfalto.
Immergiamoci in una bella vasca bollente avvolte dalla musica, con le luci soffuse e riempiendo le narici del profumo del nostro sale da bagno o bagnoschiuma preferito.
Lasciamo che il nostro cuore batta e le emozioni fluiscano quando il nostro partner ci abbraccia o ci fa un regalo, anche se pensiamo di non meritarlo…sfidiamoci!
Urliamo, balliamo e ridiamo o semplicemente respiriamo profondamente e se affiorano le lacrime lasciamole scorrere liberatorie.
Nella nostra vita c’è stato un momento in cui abbiamo deciso di NON SENTIRE perché quel sentire era troppo, per paura o per dolore ciascuna di noi ha la sua storia. Invertiamo la rotta e creiamo un circolo virtuoso inventandoci altri mille modi per darci un po’ di amore tutti i giorni.
Perché 10 grammi di pane? Perché era la porzione di carboidrati che mi concedevo a pasto e che puntualmente avanzavo .
Non pesiamo più né il pane né l’amore, ma prendiamoci tutto quello di cui realmente abbiamo bisogno e ci fa sentire vive!
Scritto da Francesca referente per Rosso Limone a Biella
Scopri le mille possibilità che ti può offrire l’amore e l’accoglienza verso te stessa durante i percorsi Rosso Limone.